Molto spesso quando si vuole raggiungere una determinata prestazione oppure si vuole cercare di spostare l'asticella più in alto si tende ad aumentare sia il carico che la frequenza degli allenamenti ma non sempre questa scelta porta a dei risultati. La parola overtraining o sovrallenamento è ormai nota a molti nel mondo dello sport ma a volte non ci si accorge neanche di essere entrati in questa "zona".
Esistonono una serie di indicatori che ci possono aiutare a capire se il carico di allenamento sia troppo elevato e quindi sarebbe meglio dimunire i carici di lavoro e/o prendersi un periodo di riposo. In caso di sovrallenamento marcato può essere che il periodo di riposo debba essere più prolungato di quanto voi pensiate in quanto dovete dare al corpo il giusto tempo per recuperare, quindi potete ben capire che se vi allenate tanto, male e senza un adeguato piano di recupero il rischio è quello di fare più danni che ottenere benefici.
Uno dei primi segnali che un atleta o un coach può cogliere è lo stress personale, poichè in caso di eccesso di carico,oltre ad una diminuizione delle prestazioni fisiche, l'atleta si sentirà "svuotato", fiacco e cronicamente senza energie.
Un altro segnale che spesso viene trascurato ma che è molto importante sono i dosaggi ormonali nel sangue; in particolare il testosterone, cortisolo e catecolamine. Da studi scientifici (Brechtel et al., 2006) è emerso che i livelli di testosterone nel sangue diminuiscono durante un periodo di sovrallenamento ed aumetano i livelli di cortisolo. Sempre in ambito di esami da laboratorio si possono andare a rilevare i livelli di CPK, LDH e Transaminasi ALT, markers di danno muscolare che in caso di sovrallenamento restano alti in cronico anche lontano dai giorni di allenamento
Se questo metodo per può sembrare un po troppo avanzato e oneroso a livello economico si può utilizzare l'HRV mattutina per valutare un possibile stato di sovrallenamento. La misurazione della HRV tramite una comunissima app ci permette di valutare la frequenza cardiaca del nostro atleta appena sveglio, se la frequenza cardiaca è troppo alta vuol dire che il tono simpatico prevale sul parasimpatico e che quindi l'allenamento del giorno precedente è stato faticoso per l'organismo. Una cronicità di valori alti di frequenza cardiaca al mattino può essere una indice di sovrallenamento.
Dopo aver parlato di come indentificare uno stato di sovrallenamento adesso andiamo a capire quali sono i problemi che un atleta o persona può avere:
- Calo delle prestazioni fisiche
- Sovraccarico del sistema scheletrico (microfratture da stress)
- Squilibri ormonali (nelle donne se associata ad una alimentazione inadeguata può portare ad amenorrea)
- Infiammazioni tendinee
- Traumi muscolari (stiramento, contratture, elongazioni)
Per evitare tutto questo dovete farvi seguire da persone competenti che vi sappiano programmare al meglio il vostro piano di allenamento, imparare a sentire il proprio corpo nel momento in cui gli allenamenti iniziano a farsi più intensi e sopratutto a non fare gli eroi perchè, come dico sempre ai miei ragazzi, è meglio un allenamento in meno che 2 mesi fermi a casa.
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